A tutti con Buon Anno!!!
Esistono dimensioni
spazio-tempo che un pò ci sono e un pò no.E relatività che crediamo di
sentire e si rivelano essere sogni, immagini, visioni.Ci sono momenti
in cui si ha paura di aprire gli occhi e scoprire che certi esseri
incantati sono solo frutto della nostra fantasia e tra queste immagini
le fave occupano un posto di importanza non indifferente.Forse è
capitato a quegl'ameni personaggi, che hanno scelto di vivere cantando
,almeno una volta nel corso della loro esistenza, di fermarsi a pensare
e dire tra sè e sè :"ma sono veri o è soltanto un incubo?"scegliendo
poi con una punta di dolore la prima ipotesi.
Decidemmo di chiamarlo
viaggio.Decidemmo di definirlo ennesima avventura.Da brave presenze
fisiche quali siamo decidemmo di imporre tale fisicità a coloro che più
di tutti avevano fatto si che noi potessimo essere lì ancora una volta
a scegliere la pioggia invece che l'umido soffitto di una qualche
discoteca, a preferire il freddo piuttosto che un camino acceso e pochi
volti amici intorno, a ingurgitare tè freddo e panini al posto di
zampone e lenticchie (scegliendo così, secondo la più nobile delle
tradizioni, di vivere un altro anno da spiantati, perchè si sa, le
tradizionali lenticchie portano tradizionali soldi, subdolo espediente
utilizzato per costringere il fanciullo in tenera età a nutrirsene
almeno una volta l'anno).L'unica cosa che ci avvicinava un pò al
canonico uso di festeggiare il capodanno era il fiume alcolico in piena
di cui gli zaini del Druido Marok e della mia sorella acquisita
Andreina, furono sorgente inesauribile.
Fu così che in alto i cuori,
ci tuffammo nell'inverno siderale accompagnati dalle voci di coloro
che, loro malgrado, avrebbero fatto volentieri a meno delle nostre
insidiose presenze.Il viaggio per me è cominciato alle 17 e 30.L'aver
affrontato per la duecentesima volta la pietosa situazione ferroviaria
che distingue la mia città da tutte le altre mi aveva caricato di
coraggio e voce e fiato nei polmoni.E il pensiero che c'era gente
messa molto peggio di me (caro ATMB e caro Ivano) riusciva a
portare anche un pò di consolazione.Pochi giorni prima, al telefono con
DRgrumo avevo posto il veto ad un'eventuale partenza mattiniera
adducendo scuse che vagavano tra il devo studiare e il devo dormire.Rinnegai
l'idea.Da brava presenza fisica malata quale sono, non giudico un
concerto degli Elii un concerto in piena regola se non sono lì con gli
altri a scassare le balle durante il soundcheck.Sono partita di
mattina.La neve di quei giorni aveva crudelmente fatto sopprimere
alcuni treni e con il passare delle ore, tra una stazione e l'altra,
signore che scivolano, maniaci che narrano le loro gesta, controllori
che non ti rispondono se interrogati, piano piano si andava sopprimendo
anche la speranza di vedermi il soundcheck.Ma alla fine, nonostante le
avversità, arrivai alla stazione di Modena.Volti dai nomi
leggendari accompagnavano il mio cammino verso il luogo del concerto,
primi fra tutti IvanPiombino e Shopenauer che ringrazio entrambi per il
solo fatto di esistere.La speranza di trovarli già lì mi
fece accellerare il passo e l'idea che oltre a loro avrei trovato
una miriade di altre leggendarie presenze mi riscaldava un pò l'anima,
ma soltanto quella, visto che le estremità del corpo erano già in fase
di ibernazione.Ma avevo voce e fiato nei polmoni e un bisogno pazzesco
di buttarmi tra le loro braccia.
Arrivai correndo in largo SANTO Agostino.Giungevano
già a lunga distanza rumori familiari, corde di chitarre, suoni di
batterie e poi voci.E naturalmente, sensazione di dejavù che mi riportò
impietosamente a due settimane prima, la piazza era vuota.Non solo non
c'erano le mie amiche fave, ma spostando gli occhi sul palco non
vidi cantanti, tastieristi, bassisti.Non vidi nemmeno architetti e
soprattutto, sacrilegio, non c'era traccia di magnanimi chitarristi."Arriveranno,mi sono detta,basta
stare qui ad aspettare e siccome gli eventi si ripetono ora
li vedrò comparire e insieme a loro come in un mondo
perfetto compariranno anche IvanPiombino e Shopenauer, seguiti a ruota
da tutti gli altri.Ma cosa posso fare nell'attesa?"Dopo aver
intercettato uno della security andai subito a litigare con lui,
questo perchè se si vuole far ripetere gli eventi bisogna forzare
alcune cose senza farsi accorgere, sennò gli eventi si arrabbiano e per
dispetto non si verificano più.Come da copione la security mi ha
accolto con il tipico entusiasmo che contraddistingue le security
quando si rapporta con un membro del fave club."No,non si può assistere al soundcheck sotto al palco"E
come da copione tentai lo stesso la trattativa scaraventandogli in
faccia tutta l'ars loquendi di cui disponevo al momento, poca in
verità.Infatti la sua risposta fu che il soundcheck era pericoloso e
che potevamo farci male sotto al palco.Era chiaramente un modo gentile
per dirmi favefankulo, ma continuai ad insistere finchè cominciammo ad
alzare i toni e lui se ne andò.Ma in quel momento, giungendo in corsa
da mondi lontani con i volti segnati dalla stanchezza di un viaggio
ultra-dimensionale le fave apparverò e il mondo tornò ad essere
bello.Tra di loro figurava la minorenne Flò con annesso regalo per il
nobile tastierista RoccoTanica e tutta la gioia della sua minore
età.Fino all'ultimo Flò aveva urlato al mondo la sua disperazione per
non poter presenziare all'evento e alla fine era riuscita a passare da
presenza onirica, qualità favica per eccellenza, a presenza
fisica.Dietro di lei Drgrumo, Klapac, DonDiego,Ivano, ATMB, Formy e
Mamma Formy, con la sua dose di coraggio e pazienza, Mitch che già si
preparava per la sua mansione serale (o forse dovrei dire
"minzione"serale), Samantola e un personaggio che lì per lì non
riconobbi, anche perchè non lo avevo mai conosciuto, ma quando me lo
ritrovai davanti e dalla sua bocca uscì la frase "Ciao,io sono Poppo!" tutto
nella mia mente si fece chiaro all'improvviso.Ero stata eletta insieme
agli altri quella notte per stringere la mano al leggendario
Popposoft, uomo che regalava gioia e conforto al mondo favico e che
continua a regalarne in quanto facente parte della schiera-moderatori
del prestigioso Forum Ufficiale dell'altrettanto prestigioso sito
ufficiale dei prestigiosissimi Elio E le Storie Tese.Ciao Poppo, io
sono onorata.
Uollano purtroppo mancava
all'appello.All'arrivo di Evaristo Uollano mancò ancora di più.Poi
all'improvviso il silenzio.E si alzò nell'aria il suono di una
chitarra.E guardai verso Klapac, Formy, Flò e Samantola che ridendo mi
indicarono il palco annunciando il felice giungimento dell'eccellente
chitarrista SuperCivas che con l'ausilio dei soliti CivasPoteri
dominava la piazza dall'alto della sua piattaforma.Non più tristezza,
non più freddo, o meglio, freddo si, ma tollerabile.Corsi di nuovo
saltellando verso il palco, sprizzando isterismo da tutti i pori,
quello stesso isterismo che aveva accompagnato il tour 2005.
E fu così che la CivasChitarra
predisse per noi e per la gente che incuriosita cominciava a radunarsi
sotto al palco, l'inizio del tanto atteso soundcheck.Ma c'era qualcosa
che mi mancava....forse era il silenzio, l'eccessiva immobilità che
fino ad allora aveva regnato sulle nostre membra frustate dal gelo,
forse era lo sguardo per nulla preoccupato degli Elii sopra il
palco...elementi che presi singolarmente non dicono molto, ma sommati
l'uno con l'altro hanno un solo significato.Non era ancora arrivato
IvanPiombino.E con la sua si fecero sentire altre assenze.Marok,
la mia Andre e il garrulo Shopenauer, simpatico e ubriaco come voleva
la tradizione.Delusa e disperata scelsi la solitudine di un bar della
piazza e imposi alla minorenne Flò di sceglierla con me, senonchè una
volta sedute ad un tavolo Flò scelse la mia di solitudine, scegliendo
anche di non cagarmi più per parlare con il prestigiosissimo backliner
Alessandro, che aveva appena fatto il suo ingresso nel bar.A quel punto
trainata da un istinto primordiale me ne andai per tornare a scassare
le balle davanti al palco, quando nel vento si alzò un grido che mi
disse sei ancora viva. A una cinquantina di metri da
me, correndomi incontro come nella scena rallenty di un film d'amore,
Andreina tentò di saltarmi addosso ma venne anticipata da IvanPiombino
e Shopenauer.E dal dottor Marok che filmava.
Ora la gioia era completa.Non
c'erano più ombre ad offuscare quella notte.I CivasPoteri danzarono
nell'aria per qualche minuto ancora, insieme agl'ElioPoteri, ai
RoccoPoteri ecc.Finì il soundcheck e ci fiondammo dietro perchè
sapevamo quanto grande fosse la felicità degli Elii nel rivederci
ancora una volta.Ma trovammo solo il Civas (solo...)che si preoccupò
subito di far partecipe IvanPiombino del gaudio che gli procurava la
sua presenza e da uomo magnanimo qual è rimase qualche minuto a parlare
con noi.Finchè non lo vedemmo allontanarsi in macchina con Mangoni
verso luoghi a temperatura ambiente e la sicurezza di due ore
tranquille, tanto le fave non sanno dove andremo.Le due ore che
seguirono le passammo a vedere quanto ci mettevano IvanPiombino e
Shopenauer a venir cacciati dal bar dove ci eravamo rinchiusi, ma i
proprietari si dimostrarono comprensivi.Si vede che fave è un marchio
che ti segna a vita e la gente preferisce assecondarti per paura di
reazioni violente.Un pò come in una pubblicità progresso di tanti anni
fa...
Ore 23 e 30-prestigioso concerto
La pioggia aveva tentato anche
stavolta di sottrarci forze e coraggio e anche stavolta aveva
miseramente fallito.La prima fila era nostra.Avevamo perso la
sensibilità agl'arti superiori e inferiori, ma non ce ne eravamo
accorti, quindi andava tutto bene.E fu lì che cominciò il viaggio.
Cassonetto fu la prima zattera che ci traghettò attraverso l'oceano di quella notte, seguita a ruota da John Holmes che
aprì trionfalmente il brulè.Subito dopo Elio sottolineò che sarebbe
stato bello avvicinarsi alla mezzanotte con una favola annunciandoci Il vitello dai piedi di balsa (Rocco Tanica,grazie grazie grazie!!Continuerei a scrivere grazie per altre due ore se potessi) e successivo Vitello dai piedi di balsa reprise. Seguirono El pube, Shpalman (una canzone che celebra il capodanno che fa pressappoco così...bentornato Rocco Tanica) e Fossi figo,
durante la quale raggiunsi la gioia almeno quattro volte che sommate
alle sette di Cassonetto facevano già undici gioie!E arrivò la
mezzanotte.Mangoni,facendo parte delle autorità salì sul palco col
sindaco di Modena e cominciò il conto alla rovescia modenese che
terminò con la canzone Buon Anno Nuovo alla quale il sindaco si unì
assime al gruppo.Un applauso a chi ha tagliato i fondi,disse
Elio.Ci fu un sentitissimo applauso perchè se non era per gli sponsor
noi eravamo in giro a farci le canne (cit.), che non era neanche
schifosa come cosa, ma il concerto era meglio.Grandioso il sindaco che
si è messo a cantare con Elio e Mangoni, altro che Berlusconi (cit.)
Il concerto continuò con Discomusic, Cara ti amo, Servi della gleba (altre otto gioie ed eravamo a diciannove!), Uomini col borsello, Supergiovane, Nè carne nè pesce, Il pipppero, La terra dei cachi, Gimmi I. per terminare con Tapparella qui le gioie arrivarono a trentacinque.
Il backstage invece era stato
organizzato secondo l'antico rito del favefankulo, vale a dire,
schiacciati contro le transenne con il Civas che ricordava a
IvanPiombino quanto era stato felice di vederlo e quanto avrebbe
sentito la sua mancanza fino al giorno del raduno.Credevo che l'anno
nuovo volesse poter dire grandioso backstage con grandiosi saluti dagli
Elii in persona, ma data la situazione tutto ciò che
mi riuscì di fare fu salutare Christian e lanciare il Brulè a
Rocco per farmelo autografare.Tutto ciò mi ricordò un concerto ad
Arezzo l'inverno passato, quando gli lanciai "animali
spiaccicati"rischiando di colpirlo nello stomaco.Ma perchè tirar fuori
ricordi così lontani?Concludo questa pagina che come tutte le altre non
aveva fatto nulla di male al mondo scrivendo che si, l'anno se n'è
andato e non è stato facile.Per me è stato bello, a volte doloroso, a
volte allegro, a volte non passava mai, a volte è corso via troppo in
fretta.Ma mi ha fatto dei regali, tanti regali, anche se ci sono
cose un pò più dure da affrontare che richiedono un centimetro di
corazza in più addosso, ma che in fondo fanno parte di tutto.Vi voglio
bene perchè di quella corazza fate parte anche voi.
Approfitto per salutare una
persona che non è più qui e che mi manca tanto, ma che spero senta
tutto il bene che le voglio ovunque si trovi.
E vi auguro con tutto il
cuore che ho, di passare un anno felice, di vedere sogni avverarsi e di
avere sempre la mano di qualcuno stretta forte nella vostra, per tutti
i giorni che verranno.
Francesca.