martedì, 27 dicembre 2005
Il Prestigiosissimo Backliner

Anche se Francy si dissocia ( =D ), Andreina e Florencia vorrebbero augurarvi Buon Santo Stefano in ritardo con la fotina di un Prestigioso Backliner che, anche se non si chiama Stefano ma Alessandro (ribattezzato Aleeeeeeeeeeeeeee dalle sottoscritte), ha comunque il suo perché. Anzi, ora ci penso, ben più di un perché. Ha sopportato per tutta l'estate le grida di minorenni (dentro e fuori), ha aiutato Rockino a sistemarsi la cuffia durante il concerto (si, sicuramente faceva anche molto altro sul palco, ma io ricordo solo quello, non capisco perché), e con la magnanimità che lo contraddistingue, ha raggiunto l'apice del suo successo mettendo il pacchettino di sigarette adibito a post-it con gli auguri di compleanno a FlorenCia sul leggio di Elietto (buon onomastico!)Spero che ci faccia un regalino di Natale un po' in ritardo e che venga alla Convenscion. Sperando di vederti a Modena (anche se ogni giorno questa città diventa più lontana), ti mandiamo un... bacino. =)

postato da: motivi alle ore dicembre 27, 2005 08:19 | Permalink | commenti (4)
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venerdì, 23 dicembre 2005
Ciao Paolone.

Francy, Flò e Andreina

postato da: motivi alle ore dicembre 23, 2005 14:35 | Permalink | commenti (17)
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martedì, 20 dicembre 2005

Caro Druido,

anche se a Natale mancano ancora cinque giorni ti omaggiamo di "gnocca"in formato jpg unicamente per ricordarti che...

...a Natale siamo tutti

più nerd!!!!!

 

E la nobile stampante con scanner continua a correre con me verso il futuro.

 

Con immutata stima,

Francy ,Flò e Andreina

 

postato da: motivi alle ore dicembre 20, 2005 20:06 | Permalink | commenti (5)
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martedì, 20 dicembre 2005
Primo post da diciassettenne

Cavoli! (espressione che tra l'altro fa molto minorenne, non mi é ancora permesso dire cazzo...oops, l'ho detto. Vabbè fate come se non l'avessi scritto)

Ho diciassette anni. Ho passato un anno intero a nascondere i miei squallidissimi sedici con un geniale "quasi diciassette". Ah, tra l'altro volete sapere la novità? Sono quasi diciottenne! =)

Dopo aver letto la recensione dell'Odissea all'Odissea di Francy e il favoloso resoconto di Andre (ragazze, voglio che scriviate un articolo per pubblicarlo sul giornale del mio liceo!), non mi azzardo neanche a scrivere una riga. Anzi, farò solamente molta superflua iinformazione di servizio.

 

1)  Abbiamo superato i 5000 contatti. Grazie. Ma siete veramente delle persone meravigliose, e vi vorrò del bene infinito per sempre, anche se vi chiamate Elia, Carlo, Nicola, Fabio o ......... (inserire proprio nome).

2) Come avrete potuto notare in questi giorni, il template del forum é un po' andato a peripatetiche (termine che adoro,  un grazie per averlo inventato al caro Aristotele, che saluto). Bene, ho provato a vedere cosa non andasse, e forse come tutte le donne, aveva un po' voglia di cambiare. Capelli? No. Unghie? Nemmeno. Guardaroba? Andrebbe bene, ma ancora non ci siamo, anche perché il pc mica può andare in giro a sfoggiarlo,e sarebbero soldi sprecati. E con gli stipendi che ci sono oggi, caro Blog Mötivato, ti cambio il template e accontentati.Template che, come mi ha fatto notare Andre, con la tastiera sullo sfondo é il massimo dello spregio, un vero finto nerd. Tremendo, per carità, ma almeno così si riesce ancora a leggere e commentare, quindi per adesso ve lo beccate

3) Grazie Sorellone. Nessuno mi ha mai fatto un regalo così. Vi voglio troppo bene. (Si, lo so, alle volte sono un tantino troppo smelensa, però con due personagge del loro calibro, come fai a non dirle ogni due secondi che le ami follemente?)

4) Lo so, non bisognerebbe usare il mezzo elettronico per scopi personali, ma é più forte di me. Vorrei lanciare due appelli: il primo va al Prestigioso Backliner Alessandro, che spero mantenga la promessa di venire al Soka, Andre ed io ne saremmo ben liete =). E il secondo va al ragazzo in maglietta azzurra che venerdì sera era in discoteca seduto da solo sul divanetto a smanettare col cellulare. Cavoli (a ridaje), avessi avuto quel pizzico di sfacciataggine in più che non ho mi sarei seduta vicino a te, ti avrei raccontato che ti avevo pure scritto una letterina ma che l'ho buttata per vergogna, e che ti stimo molto.

Ma vabbè, nessuno dei due frequenta il Blog, indi... ;)

5) Per i pigroni ritardatari che ancora non si fossero iscritti, o per dei poveri Danti persi nelle selve oscure del Soka, ricordo i metodi per contattarci:

favesoka@gmail.com (sto scoprendo adesso gmail e devo dire che mi garba di molto)

3403221492 (che tra l'altro chiamando a questo numero sostenete il progetto "Sostieni le minorenni povere", dato che c'é la tariffa Autoricarica... ;)  )

http://favesoka.altervista.org (info, contatti, mappa e quant'altro)

 

Detto questo, vi mando tanti baci diciassetteeunasettimanenni e vi auguro buona settimana.   

 

Florencia

 

 

postato da: motivi alle ore dicembre 20, 2005 16:31 | Permalink | commenti (2)
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lunedì, 19 dicembre 2005
Somewhere, over the rainbow
skies are blue
and the dreams that you dare to dream
really do come true

non so se i sogni si avverano mai per davvero, ma le fiabe a volte sì.
anzi. sono convinta che il mondo sia disseminato di tanti piccoli dettagli messi lì per avvisarci che la vita passa il suo tempo a giocare a nascondino con le fiabe. e si diverte come una pazza.
un paio di scarpette verde-smeraldo sono bastate, da sole, a farmi sentire nel regno di Oz.



sì, vabbè, la storia originale prevedeva che le scarpette che realizzavano i sogni fossero rosse e che l'unica cosa verde fossero le mura della città di esmeralda... ma per il resto, tutto quadrava.

la dorothy dei tempi moderni (leghista, per giunta?) troneggiava di fronte a noi, sfolgorante nella sua giacca in tinta con le mirabili scarpette. sapeva stare seduta comodamente sulla sedia, sapeva quando applaudire, come applaudire, conosceva i sorrisetti di circostanza adatti all'occasione... si faceva forte, insomma,  delle sue scarpette, giudicabili OSCENE in qualsiasi altro contesto, ma non ad oz.

c'erano poi 3 personaggi che con quella festa non c'entravano niente, spaesati, incapaci di tenere un comportamento consono al decoro richiesto dalla situazione... si vedeva chiaramente che venivano da lontano, da un altro mondo, a disagio com'erano, in attesa di qualcuno, alla ricerca di qualcosa...
uno dei tre si sentiva uno spaventapasseri. per tutta la sera aveva continuato a chiedere e a chiedersi quanto grande fosse stato l'errore di abbandonare la sicurezza terrena per guadagnare un pò di personalità in più.
poi c'era un boscaiolo di latta. che aveva appena compiuto 17 anni e si lamentava del fatto che stava cominciando ad arrugginirsi. veniva da un periodo così così... le mancavano le motivazioni, la scuola non le dava le soddisfazioni che si attendeva, era alla ricerca di sentire che il suo cuore poteva ancora emozionarsi.
chiudeva il terzettto un leone codardo, alla ricerca di un po' di fegato, visto che il suo se ne era andato dopo l'ennesimo negroni onesto della stagione.

comparve ad un certo punto il signor elica, presunto mago di oz, con un vestitino nero dai risvolti blu sbriluccicanti... con una punta di orgoglio enumerava i successi che la sua ditta aveva ottenuto nel corso del 2005... crescita del 45%, applausi, ci vogliamo tutti bene ad elica, siamo i più simpatici, ci troviamo da dio, lavoriamo tantissimo ma ci sappiamo anche divertire tantissimo... quanto amore, che mondo ideale... tutta gente che sta bene, nessun tipo di problema, mica come quei tre pezzenti in prima fila, completamente fuoriluogo.......
finite le lodi e gli imbrodi, fu il turno degli ospiti musicali, i TOTO... non quelli di africa, no no, quella è un'altra storia: nel mondo di oz, TOTO è il cagnolino di dorothy, colui "che le impedì di diventare grigia come tutto quello che la circondava", colui che svela il segreto del mago.
i TOTO suonarono all'incirca un'oretta, e via via che il tempo passava, il meraviglioso mondo di oz si dimostrava per quello che era veramente: una cialtronata. nessuno era realmente interessato allo spettacolo della sera, il grosso del pubblico era lì per il buffet, chi rimaneva seduto al suo posto era chiaramente legato alla sedia per ragioni di etichetta... e in tutta questa noia, quasi nessuno si accorse del primo miracolo che si stava compiendo sotto i loro occhi: il boscaiolo di latta si era commosso, per gli auguri ricevuti dal palco... provava ancora delle emozioni, e che emozioni...
dopo aver caldeggiato un bis (in tre!!! in un posto con circa 2000 persone!!!) ed aver ottenuto una inattesa "largo al factotum", si poneva per l'allegra combriccola il problema di come arrivare al backstage... l'idea vincente venne allo spaventapasseri, sì, proprio quello che era considerato senza testa: "chiediamo a foffo!!!". e così si realizzò il secondo miracolo della giornata. rimaneva da sistemare il leone codardo, ma a questo ci pensò il buon rocco tanica, che gli prescrisse un gin tonic identico a quello che bevve lui...

molte volte pensiamo che ci manchi qualcosa, che in realtà invece abbiamo sotto la punta del naso ma non vediamo perché troppo occupati a lamentarci. invece, come insegna il buon Baum,  bastano un paio di scarpette colorate per farti vivere in un mondo di fiaba...
postato da: motivi alle ore dicembre 19, 2005 16:49 | Permalink | commenti (4)
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domenica, 18 dicembre 2005

Missione Campione II

Sottotitolo:Odissea

(ovvero ,quando l'istinto ingiuria ,violenta ,tortura ed assassina il buon senso)

Una volta all'anno può capitare di compiere gli anni.Può capitare in gennaio ,a volte in aprile.A qualcuno capita addirittura in  agosto.La minorenne Flò decise di farselo capitare in dicembre.Fu così che nel corso di una lieta e consueta ciacola (termine vernacolare che indica il più squallido pettegolezzo) ,con andreina ,compagna di blog ,amore senza compromessi e notti insonni ,mi ero soffermata a pensare a questa cosa.Caspita ,ci eravamo dette,non capita tutti i giorni di essere ad un passo dalla maggiore età ma di essere ancora minorenni.L'evento doveva essere festeggiato con nani ,ballerine ,canti di strada ,feste e atti osceni in luoghi pubblici in quanto Flò dall'alto della sua minore età non era ancora perseguibile a norma di legge.Ma come fare per rendere indimenticabile questo compleanno?Rapire Rocco Tanica per poi recapitarglielo a casa non era proponibile ,avrebbe potuto denunciarci e in più Andreina non dava segni di approvazione.Avremmo potuto ingaggiare il mirifico complessino al gran completo per farle una sorpresa ,ma valutate le finanze di entrambe ci eravamo rese conto che ci saremmo potute tutt'al più permettere di pagarle il brulè dell'eventuale concerto.Valutata la situazione quel pomeriggio ci siamo comunque salutate con la promessa che avremmo passato la notte sveglie a tentare di trovare una soluzione.Soluzione che nemmeno la più contemplativa delle notti avrebbe portato.

Poi era arrivato il pomeriggio del 15.Il compleanno di Flò era passato da ben due giorni e non eravamo riuscite ad onorare la cosa in maniera degna ,finchè non ci venne in mente durante una delle famose ciacole di cui sopra ,di aver letto che il mirifico complessino avrebbe tenuto un concerto il giorno dopo in terra marchigiana ,concerto organizzato a scopo festa privata..."Ma si!",disse il druido Marok ,il quale più di tutti aveva risentito emotivamente di quel compleanno;vedere l'unico ancora minorenne tra i tuoi tre motivi avviarsi verso la frontiera della maggiore età è un qualcosa che ti segna dentro,"Cacchio vi frega? noi anni fa a Campione siamo entrati facendo schifo ,voi che siete fighe entrate facendo pena" Caspita Dottore ,gli dissi ,ma è un'idea favolosa ,portiamo la minorenne ad Ancona e tentiamo di infiltrarci al concerto facendo pietà alla security o agli Elii stessi!Vieni con noi?"No."

Piccolo giro di telefonate ,piccolo giro sul sito di trenitalia ,piccola telefonata alla minorenne Florencia che accolse la cosa con rinnovato ardore e decidemmo di trovarci il giorno dopo alla stazione di Ancona nel pomeriggio ,giusto in tempo per arrivare al soundcheck ,di cui chiaramente non conoscevamo l'orario e farci cacciare prima di tutto da lì.Appena arrivate ci rendemmo conto che la facoltosissima discoteca Odissea era "locata" fuori dalla città e che l'idea di andarci a piedi era quantomeno impensabile.Ma non c'avrebbe fermato nulla ,anche se il nome del locale avrebbe dovuto far suonare un campanello d'allarme e farci capire che puoi anche tentare di superare le colonne d'Ercole ,ma poi devi tener conto delle conseguenze.Riuscivamo comunque in tre a tenere in piedi un livello di eccitazione medio ,nè troppa nè troppo poca anche se il pensiero che una volta arrivate lì avrebbero potuto cacciarci in malo modo non ci sfiorava nemmeno l'anticamera del cervello.Un'ora per trovare un autobus ,un'ora per decidere quale tra i tre edifici di fronte a noi era l'Odissea e cinque minuti per realizzare il fatto che ,sempre di fronte a noi ,si presentava il deserto.Non un'anima ,non un Furgò dello stand ,non un Elio all'orizzonte che potesse illuminare quel pomeriggio che da rosa si avviava ad assumere lentamente le tonalità del rosa antico fino ad arrivare al beige per poi sfociare impietosamente nel marrone.

Ma noi continuavamo a farci forti del fatto che se a Campione Marok ,il favone e altri due erano entrati benchè facessero schifo ,anche noi avevamo una possbilità e l'avremmo sfruttata.Quindi decisi che ,contro ogni mia abitudine ,sarebbe stato necessario forzare un tantino gli eventi per far si che si ripetessero.Bisogna sapere che ogni neofava vive il sito di Marok un pò come una bibbia ,una corte dei miracoli in cui tutto è già successo e per cui tutto può succedere e io da brava neofava mi ero studiata quel sito da cima a fondo ancor prima di conoscerne il genitore e mi ero soffermata più volte in quel fantastico racconto "Missione campione"che era diventato un pò un brandello di pietra filosofale che mi avrebbe portato a trasformare tutto ciò che avevo in mano in Elio purissimo.E una volta lì ,perdute in quel parcheggio vuoto di qualunque forma umana apparte noi ,ormai vicine all'ibernazione perchè diciassette anni fa la piccola Flò decise di venire alla luce in dicembre ,decisi che se gli eventi non si riconfermavano sarei stata io ,seguendo punto per punto la leggenda a farli accadere.Fu così che mi misi a cercare in mezzo al parcheggio la macchina di Rocco.La mia idea era quella di appoggiarmici per vedere Rocco stesso affacciarsi ad una finestra (anche se era una discoteca e finestre non ne aveva) e vedere poi apparire il chitarrista Cesareo che con aria imabarazzata ci avrebbe detto "Veramente ,ragazze ,questa sarebbe una festa privata" per poi giocarci la carta della pietà e muoverlo a compassione.

Non avevo la benchè minima idea di quale potesse essere la macchina di Rocco tra le quattrocento macchine ferme nel parcheggio.Ma gli eventi decisero di aiutarci.Ce ne stavamo ferme davanti ad una delle entrate secondarie del locale quando ad un certo punto il chitarrista Cesareo decise di apparire davanti a noi "Vedi,dissi con fare convinto ad Andreina ,talvolta gli eventi si verificano,ora vedrai che gli faremo pena e ci farà entrare" .Il chitarrista ci guardò ,scosse la testa sorridendo immerso in un sentimento che oscillava tra la pietà e la tenerezza e le parole uscirono leggittime "ma perchè siete anche qui?"Facile ,è il compleanno di Flò e abbiamo eroicamente deciso di sacrificarci ed accompagnarla per farle un degno regalo.Dato che è notoriamente uomo magnanimo e di nobile cuore decise che la risposta gli bastava "Ok ragazze ,ormai vi siete fatte il viaggio e vi faccio mettere sulla lista ,ma al soundcheck non so se potete entrare"La parola soundcheck sfiorò le nostre orecchie giungendo da un altro mondo ,ormai il concerto ,anche quel concerto ,sarebbe stato nostro ,un'altra gloriosa tappa da aggiungere all'elenco ,per quanto Andreina ed io eravamo lì esclusivamente per fare un favore alla minorenne Flò.Erano le sette e mezzo di sera ,avevamo due ore da passare lì ,ma non ce ne saremmo neanche accorte.

Una volta dentro ,fregandocene del fatto che eravamo lì come volgari infiltrate ci accaparrammo subito tre posti in prima fila.

"Noi facciamo aria...."disse con voce suadente il proprietario dell'azienda produttrice di cappe "Elica" parlando al microfono ;capimmo subito che il vero eroe della serata era lui ,il nostro sacrificio e il concerto del mirifico complessino passavano subito in secondo piano stracciati e lasciati a terra da quell'uomo portentoso.Rimanemmo ad ascoltarlo mute fino a quando non annunciò una  premiazione per i suoi impiegati.Quando venne premiato Marco Fava si risvegliò nell'animo il motivo per cui eravamo lì e cominciammo ad applaudire urlando e inneggiando all'amico Marco guadagnandoci subito sguardi di disprezzo da parte del pubblico circostante ;persino le scarpe di qualcuno ci guardarono con disprezzo ,ma l'orgoglio favico è orgoglio favico.Per un attimo pensai che se da dietro il palco il Civas avesse assistito alla scena si sarebbe subito autoinsultato e maledetto per aver deciso di farci entrare ,ma vabbè ,ognuno deve essere consapevole delle proprie scelte.Poi arrivò il mirifico complessino.Bravi e belli come sempre aprirono la serata con "Cassonetto"che si guadagnò qualche applauso tra il pubblico e un crescendo invasato di urla da parte di noi tre.Mentre gli Elii cantavano mi guardai intorno.Eravamo circondate da persone che oscillavano tra momenti di sguardi vuoti ed assenti ad improvvisi risvegli esistenziali.Nel complesso sembravano gradire l'esibizione ma non si sbilanciarono mai troppo.Dovevamo fare un aulteriore sacrificio ed esultare anche per loro.Nessun problema!Il concerto proseguì con "John Holmes" seguita da "Il vitello dai piedi di balsa".Avete presente la scena di Bambi quando all'inizio con l'arrivo della primavera la foresta si risveglia dal letargo e gli uccellini cantano e Bambi approfitta di quel momento per nascere?Ecco,Mangoni fu la Primavera.Con lo sbocciare della primavera improvvisamente spuntò fuori "El pube".La canzone seguente ,"Shaplman" portò con sè il grande ritorno sulle scene del tastierista e cantante Rocco Tanica.Andreina e Flò non si tennero.Il pubblico non riuscì a cogliere il motivo di tanto entusiasmo.Forse lì dentro nessuno ,apparte noi aveva assistito per tutta l'estate al trionfo sul palco del giovanissimo Luigi Calimero e non capivano che vedere di nuovo Rocco Tanica alle tastiere era comunque una grande emozione.Il concerto nel frattempo continuò con "Fossi figo" dopodichè Elio trovò sul leggio un bigliettino lasciato lì da Andreina per intercessione dell'ottimo mi suggeriscono fonico Alessandro e lesse:"Riuscireste a fare gli auguri di compleanno a Florencia(che ha letto Florencia e non Florensia)?Grazie ,Andreina",urla femminili:"FLORENCIA!!""Ah,disse Elio,hai qualche carica nella ditta Elica?"Si,disse Florencia."ah,disse Elio,allora tanti auguri"Il concerto proseguì con"Discomusic" ,"La terra dei cachi" ,"Servi della gleba"(alèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè) e terminò con "Supegiovane" durante la quale si ri-verificò il risveglio del pubblico che toccò l'apice della gioia nel momento in cui Mangoni saltò giù dal palco ,si fregò una sedia vuota tra quelle della prima fila e avendola portata con lui cominciò a prenderla a bastonate col microfono.Nel mio cuore ,in silenzio lo ringraziai.La mia stima nei confronti di quell'uomo cresce giorno dopo giorno ,sempre di più.

A quel punto come vuole la tradizione il mirifico complessino disse "grazie" ed uscì e noi continuammo ad esultare ,perchè sapevamo doversi compiere quel rito dal sapore antico che è il bis.La gente non lo sapeva così si alzò in piedi ,ma forse il fatto di averci sentito urlare per tutta la sera doveva aver dato loro qualche sospetto.O eravamo tre persone malate in libera uscita ,ma non c'era traccia di assistenti sociali ad accompagnarci ,o eravamo tre fan del mirifico complessino ,quindi consapevoli del fatto che Elio sarebbe nuovamente uscito per regalare al mondo altre quintalate di simpatia.E così fu.La serata si chiuse con "Largo al factotum" e a quel punto fui io a non tenermi.Avrei anche urlato volentieri "IvanPiombino" ad un certo punto ma quella misera dose di buon senso che mi era rimasta me lo impedì.

Una volta terminato il concerto elico resta da compiere il rito del backstage elico.Così per intercessione di Foffo ci facemmo indicare l'ingresso del retropalco e ci fiondammo lì sicure che forse il gruppo ci avrebbe risparmiato quelle espressioni di disgusto che continuavamo a temere dall'inizio della serata.Appena entrate venimmo accolte con frasi tipo "Ancora!!" oppure "Non è possibile,anche qui!" o anche "Volete qualcosa da bere?"inutile tentativo di tapparci la bocca.Tuttavia agli Elii fece abbastanza piacere trovarci lì.Se non altro avevamo dato loro la possibilità di essere interrotti da grida e schiamazzi che senza di noi non avrebbero sentito.Dopo svariate raccomandazioni di Rocco Tanica per non far bere Florencia in quanto minorenne,si decise comunque di farle bagnare le labbra ,ma con il gin tonic.Possiamo quindi dire che questa è stata l'iniziazione della piccola Flò alla ormai vicinissima maggiore età.Iniziazione che ha tra l'altro gradito molto.

Qui finisce la nostra Odissea.Avendo anche questa volta varcato le colonne d'ercole posso dire che ne è valsa la pena ,come sempre del resto.Mi faccio portavoce delle mie due colleghe sia per salutare il prode Stefano-san che era lì in maniera legittima sia  per inoltrare i dovuti ringraziamenti a quell'uomo magnanimo che suona la chitarra nel mirifico complessino.

Grazie Civas,ma anche grazie Elii!!

Ci vediamo a capodanno,

Francesca.

postato da: motivi alle ore dicembre 18, 2005 22:03 | Permalink | commenti (9)
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martedì, 13 dicembre 2005
Circa mezz'ora fa le idee scorrevano fluide ed era stato inciso nella pagina di questa giornata uno degli auguri più dolci e sentiti di questo mondo.Poi l'inevitabile.Un dito clicca il tasto sbagliato e dopo aver passato mezz'ora a lambiccarti il cervello perchè la tua amichetta minorenne aprendo il blog possa sorridere di cuore ,ecco che tutto scompare e come sempre il tuo essere Motivo prevarica la volontà di andare avanti ,di lasciare un segno ,seppur minimo  ,nella storia del mondo in special modo della rete.
E vabbè,tutto questo per dirti

tanti auguri piccoletta!!!!



So che probabilmente il Nobile Druido Marok sta soffrendo.Ma si abituerà all'idea che il mondo cambia ,cammina ,va avanti e che le minorenni sono destinate a varcare la soglia della maggiore età...ma perchè questo cammino risulti essere più dolce (per te),un piccolo presente:


Con milioni di baci,milioni di abbracci ,ancora tanti tanti giorni da minorenne e tutte le gioie che ne conseguono!!!


Le tue sorellone Francesca e Andreina
postato da: motivi alle ore dicembre 13, 2005 12:24 | Permalink | commenti (15)
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venerdì, 09 dicembre 2005
Autunno...

...le foglie volano via con il vento e le notizie le seguono allegre,ma non troppo.

Vagando in questi già celebrati immensi oceani della rete,sono venuta a sapere che "capo scarico" e "scapato"sono due sinonimi di "allegro" e oltre a questa cosa fondamentale,sono venuta anche a sapere con un pò di rammarico ma ancora non troppo,dalla voce o meglio,dalle dita di quest'uomo che oltre che un capo scarico e uno scapato è anche degno di tutta la nostra stima(vedi foto)

che il concerto di capodanno di quei simpaticoni degli Elio e le storie tese non si terrà più in quel di Otranto.Perchè?Non lo sappiamo.Come?Non ci è dato saperlo.Dove?Lo verremo a  sapere(  ).Quando?Questo ve lo possiamo dire,perchè a sorpresa quest'anno capodanno arriva il 31 dicembre e voci quasi certe ma non del tutto ,lo danno per "continuativo"durante il primo di gennaio,ma per quest'ulitma notizia attendiamo un chiarimento.Per farla breve,Elii,fateci sapere qualcosa!!!Mi rivolgo a voi,semmai un giorno il destino vi portasse qui,a voi che avete un cuore nobile e generoso e le facoltà per condurci sulla retta via in quesiti come questo.Possiamo sperare di avervi a guisa di magica colonna sonora all'alba del nostro 2006?

Non vi commuove a livello emotivo il fatto che un gruppo di disperati fosse già pronto e prendere un treno per seguirvi in questa vostra ulteriore fatica?Elii,non vi facciamo pena???(cit.)

Chiudo ringraziando degnamente ,in quanto degno uomo (e scapato e capo scarico,De Sade troverebbe da dire su questo termine,ma ognuno vede il mondo a modo suo) il prode Don Diego (vedi foto) che a differenza della sottoscritta sa usare internet e riesce a raggranellare anteprime qui e lì.Bravo Don Diego!

La giornata continua,

Francesca.

postato da: motivi alle ore dicembre 09, 2005 15:12 | Permalink | commenti (3)
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lunedì, 05 dicembre 2005
Care Fave,
vista l'ottima riuscita della Prima Ottima Konvention Autogestita e vista l'assenza, ormai proverbiale, di una convention ufficiale perché FAVE = FANKULO, abbiamo ufficialmente deciso: le convention ce le facciamo noi!!!

Nasce così la SOKA (Seconda Ottima Konvention Autogestita) delle FAVE = FANKULO.

Ebbene sì, è una CONVENTION.

Dove? Come? Quando? Perché?
Sarebbero un po' cazzi nostri ma, visto che siamo sotto Natale, vogliamo farvi un ghiotto regalo e vi diciamo tutto:

21 gennaio 2006 - ore 15
INDIAN'S SALOON
Via Clerici 342 - Sesto San Giovanni - Milano
http://www.indiansaloon.it


Che si farà?
Ci sarà un bel concertone dei South A Phoss, ottima coverband elica capitanata dal Favone Grassone di cui trovate una diapositiva su http://www.southaphoss.it!
E poi ci saranno giochi, ci sarà divertimento, ci sarà amore e sesso (che però, in caso di emergenza, sarà ridotto al solo formato jpeg).

Tutto avrà termine verso le 19, dopo arriva il signor Indian's e, a quelli che
rimangono, gli farà l'amore nel sedere... se vi piace, potete rimanere.

Ci saranno gli Elii?
Be'... naturalmente faranno il possibile per essere impegnati quel giorno ma, se per disgrazia non riuscissero a trovare veramente un kazzo di meglio da fare... correremo il concreto rischio di trovarli là... noi, ribadisco, NON possiamo garantire la loro presenza nè la loro assenza... siete avvisati!

Il costo del biglietto sarà di 10 euro, e, detratti i costi, l'eventuale guadagno sarà interamente devoluto in beneficienza a favore della KAIROS ONLUS, che si occupa di aiuti per l'infanzia argentina:
http://www.kairosonlus.it
che vanta tra le sue fila nientemenoché la Silvia Bolbo!

Siccome è una konvention AUTOGESTITA, vi chiediamo di partecipare attivamente all'autogestione portando con voi un po' di generi commestibili, solidi, liquidi e possibilmente alcoolici.

I posti sono limitati, quindi daremo la priorità alle Fave, alias coloro che soddisferanno ALMENO UNO di questi requisiti:

- avere la tessera vecchia col numerino scritto sopra
- avere rinnovato l'abbonamento (e abbiamo la lista quindi non provate a fare i simpatici che vi inculiamo a tutti quanti)
- avere il pass (autentico) di Alan Magnetti.
Chi soddisfa ad almeno uno dei requisiti si può prenotare anche subito, fino a esaurimento posti.
Nel caso i posti NON si esauriscano, da lunedì 2 gennaio 2006 si potranno prenotare anche le non Fave, fino ad esaurimento posti definitivo.

Per prenotarvi potete usare i seguenti recapiti:
email: favesoka@gmail.com
telefono: 340/3221492

indicando nome, cognome, recapito telefonico ed eventuale numero di tessera fave.

Visto che ci siete simpatici, abbiamo creato anche un sito di riferimento:
http://favesoka.altervista.org
Vi troverete questo comunicato, annesso ad informazioni utili come per esempio la cartina per arrivare al locale e le nostre foto che ci amiamo. Forse.

Per ora è tutto, iscrivetevi e moltiplicatevi!

Un bacione grande grande e una virile stretta di mano da parte dei vostri
organizzatori!

@Cops @Daiconan, @Don Diego, @Flo, @Francy6814, @Grumo, @Marok, Uollano.
postato da: motivi alle ore dicembre 05, 2005 23:11 | Permalink | commenti (2)
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venerdì, 02 dicembre 2005

Guastalla,26 novembre.


Correva l'anno 2005.Era un giorno come tanti altri e la stagione invernale passava tranquilla ad incoronare quello che sarebbe stato uno dei tanti pacifici,silenziosi eterni freddi guastallesi.Sono un termosifone;termosifone non è soltanto la mia carica,è anche il mio nome.Ho anni ed anni di onorata carriera alle spalle.Non sono più giovane,questo è vero,ma continuo ancora a perseverare nell'intento di combattere il gelo del mondo,arduo e ingrato compito che noi termosifoni,bontà nostra portiamo avanti senza domande,senza interrogativi,senza chiederci mai un perchè,sin dal giorno in cui per la prima volta vedemmo la luce.
Sono un termosifone,lavoro in un ostello e ho sempre accettato quelli che sono i miei compiti senza mai battere ciglio,sicuro che ,per quanto il mondo fosse gelido là fuori,i miei tubi avrebbero sempre continuato inarrestabili a trasportare acqua calda ai forestieri in arrivo da altri pianeti.
La notte aveva lentamente imbiancato il paesaggio che si stendeva fuori dai vetri gelati ed io mi godevo il riposo regalato da una stagione di chiusura come tante,senza sapere ancora quello che mi aspettava.
Gli alberi si innalzavano a sfidare il cielo di novembre e il silenzio regnava incontrastato come a voler sigillare,patto di eterna fratellanza,la pace che cullava la natura circostante e il mio riposo.Riposo per le membra,riposo per lo sguardo,riposo per il cuore...perchè forse ora a voi che leggete scapperà un sorriso,ma anche i termosifoni hanno un cuore...un cuore che sa essere più caldo e vivo di un cuore umano e che non ha paura di regalare quel calore agli altri,diversamente da come succede per voi.Ma non sono qui per offendere nessuno!Sono qui esclusivamente per raccontare la storia di quel placido,silenzioso ,innevato  sabato di novembre.
Sono un termosifone e questa è la mia triste storia.Una storia fatta di notti insonni,di canzoni urlate con stonata grazia da giovanissime gole,di chitarre consacrate a qualche divinità pagana,di antiche dittature maschiliste e di giovani donne costrette all'umiliazione e supportate dal solo conforto  di Grumo.
Grumo,uno dei tanti protagonisti della mia storia...Grumo era arrivato bidimensionalmente a Reggio Emilia quel pomeriggio,sotto forma umana e sotto forma fotografica per mano dell'arcigno ma anche un pò simpatico Druido Marok.Era arrivato accompagnato da sparute leggendarie presenze milanesi quanto lui ,ma anche di nobile cipiglio pugliese.Il prode Don Diego e il prode Uollano.
Ma la stazione di Reggio Emilia avrebbe visto e accolto suo malgrado l'arrivo di diverse di queste sparute presenze quel pomeriggio.
Mi è giunta all'orecchio,nel corso del mio temporeggiare sulla parete dell'ostello ,la storia dei due giovani cavalieri dalla contrada umbra.
Il giovane Ryo e della sua fida scudiera Telecamera,accompagnati ,perchè si sa che le disgrazie non vengono mai da sole e la neve aveva bisogno di un supporto tecnico e morale quel pomeriggio,dalla garrula Francesca.
Saliti in macchina con la baldanza che li aveva contraddistinti in più di un evento elico,avevano deciso di traversare ,sfidando il fato,il gelo e i tir sull'autostrada,buona parte dell'Italia centrale e un pezzettino di centro-nord che non guasta mai.
Il viaggio era andato bene,a parte qualche vaga molestia inflitta da Francesca a Telecamera,ma io conosco bene Telecamera e so che come ogni oggetto ,di gusto moderno o antico che sia,atto a servire l'uomo,porta in sè la leggendaria pazienza della consapevolezza data dalla supremazia.Non è detto che le macchine trionfino sempre sulla mente umana,in quanto spesso è proprio la mente umana a regalare  vita alle macchine,ma nel caso di Francesca è diverso.Trattasi di giovane donna incapace.Non aggiungo altro,soltanto che fino a quando ci saranno Francesche nel mondo le macchine avranno speranza di innalzare alta la bandiera della vittoria.
Arrivati nella stazione di Reggio Emilia trovarono ad aspettarli il Druido Marok,la giovane Andreina e una delle due dimensioni di Grumo,quella fotografica,dolcemente adagiata di fronte ad una tazza da tè e intenta ad ascoltare con l'ausilio di un lettore mp3 uno dei geniali parti di piombinica genesi"Io vorrei essere come IvanPiombino".Di lì a poco sarebbe arrivata anche l'altra dimensione di Grumo,quella umana.Il momento dell'incontro tra le due dimensione rimane nella memoria della stazione reggiana per le emozioni suscitate nel cuore degli avventori.
La macchina era lì,fuori dalla stazione ad attendere il ritorno dei cinque giovani,pronta come ogni magico meccanismo che si rispetti ad obbedire all'umano comando per condurli all'ostello dove io,come mio solito avrei adempiuto al mio dovere.
Attraversata la ridente frazione di Sesso e accompagnati dalla voce di Claudio Bisio e dell'illustrissimo maestro Tanica riuscirono dopo 8 rotonde,svariate feste di  paese con ZTL  annesse e molteplici telefonate all'autoctona Formytesa a giungere nei pressi dell'ostello,o almeno credo che ci siano arrivati...forse erano soltanto visioni e i cinque giovani sono ancora persi nei meandri di una qualche rotonda emiliana..
ma io sono sicuro di averli visti entrare.Quant'è vero che mi chiamo Termosifone.
Il momento del convivio trascorse allegro,tutti erano felici,ritrovarsi era stata come sempre una grande emozione.Si riscopriva momento dopo momento la gioia del dialogo e anche la garrula Francesca,che fino ad allora era riuscita a mantenere la calma e il controllo di sè in previsione della serata ed ad essere quindi un pò meno garrula, ritrovò improvvisamente la gioia del dialogo con le lasagne della mamma di Formytesa,anche quello fu un attimo emozionante...Francesca e le lasagne non si parlavano da tempo...a volte la vita sa essere ingrata.
Ma il viaggio verso il profondo della notte emiliana continuava e verso le 21 e 30 ,accompagnate dall'unico cantilenante vocabolo "ANDIAMOANDIAMOANDIAMO" ripetuto all'infinito da Francesca (che quella sera conosceva soltanto quella parola e la parola lasagne) tre macchine contenenti nell'ordine:Uollano,Grumo,DonDiego,Andreina,Formytesa,Marok,Samanta,la minorenne Flò,Ryo,ATMB,Pelodia seguiti da mamma e papà Formytesa si avviarono verso l'eventuale "Quisipuò"della situazione.Ah,c'era anche Francesca che masticava lasagne tentando di salire in macchina al volo,ma questi sono soltanto dettagli.
Arrivati al Fuoriorario,celebre e leggendario locale dei limitrofi emiliani raggiungibile solo attraversando la frazione S.Rocco,perchè il destino è destino,si infilarono dentro e si misero a sedere,tutti.Tranne una.Un'unica persona decisa a far nuovamente suo il ruolo di carrogna si appostò sotto al palco,scortata dal fidato amico Druido Marok,in attesa che molecole eliche,nello specifico "civasiche"si affacciassero dalla scaletta sovrastante il palco.Non credo ci sia bisogno di specificare l'identità della persona in questione.
Verso le 22 e 30 il concerto incominciò.e qui sono dolente di non poter riferire per filo e per segno l'andamento della serata,poichè le mie umili parole non sono degne di tale compito e colei che si sta prestando a trascriverle per me(poichè anche se animale sociale,sono comunque sprovvisto di falangi),la stessa nuovamente garrula tipa delle lasagne tanto per intenderci,quella sera aveva la mente eccessivamente ottenebrata per poter realizzare alcunchè.Comunque sia il concerto fu grandioso.I più ricordano quella notte come "La notte delle chitarre",ma chi c'era e intendo dire ,chi era veramente lì,la ricorda come "La notte dei Civas-poteri".E si racconta di magie,di uomini che col solo ausilio della Civasaliva(cit.) attaccano plettri in giro per il mondo e diffondono la gioia.E di musiche diffuse nell'aria e di milioni e milioni di chitarre e di milioni e milioni di stimoli che giungevano dal mondo esterno a tentare di risvegliare la mente ottenebrata della "almomentononpiùgarrula" Francesca.Stimoli che si persero per strada e non riuscirono a raggiungere il traguardo proposto.
Finito il concerto,spellate le mani,perduta un pochino di voce come da copione,incontrato sotto al palco SuperCivas che aveva momentaneamente abbandonato i CivasPoteri per poter avere un dialogo con gli adepti del suo simpatico complessino,indi salutato SuperCivas,con la minaccia "tanto forse verremo anche il tre a Parma",quei singolari,stravaganti simpatici ceffi si immisero nuovamente nel nero della notte più bianca(più bianca di quella di Roma,pensate un pò)per raggiungere nuovamente il luogo dove si sarebbe consumata la loro vendetta nei miei confronti...l'ostello del Po!
E trovarono il mio piccolo universo ad accoglierli con tutte le migliori intenzioni.La sala era gremita d'animi e di speranze.Il suono delle chitarre,quasi a voler prolungare le emozioni testè vissute per grazia di SuperCivas e dei suoi esimiiiiii colleghi chitarristi,si innalzava nell'aere.La dimensione fotografica di Grumo era stata appesa al muro,come se fosse egli stesso una divinità pagana messa lì per controllare che la vita corresse via tranquilla.La torta sbrisolona avanzava nei piatti dalla cena e non sarebbe stata toccata ,data l'ora tarda,forse da nessuno,se non per infliggere nei cuori delle giovani donne presenti l'ennesima umiliazione.
Alle ore 5 del mattino,vuoi per l'usura,vuoi per i calci,vuoi per l'incontrollata giovane violenza,vuoi perchè Francesca e la sua non-voce avevano deciso di unirsi ai cori,uno dei miei tubi esplose...Non so sinceramente come accadde,a volte la vita ti pone di fronte a cose che sei incapace di contrastare,come disse anche Francesca il giorno che si comprò la nobile stampante con scanner.
Si sentì solo un debole prolungato lamento e poi acqua ,soltanto acqua...
Papà e mamma Formytesa accorsero allarmati per constatare i danni e tentare di porvi rimedio e forse ci riuscirono anche sorretti dall'aiuto di Formy,Andreina,Flò,Samanta e Grumo armati di stracci e di numerosi MochiVileda.Ora che ci penso c'era anche Francesca,che con l'orlo del pigiama raccolse una buona metà dell'acqua che era per terra.Questo è l'epilogo della mia triste storia;mani tuffate nel gelo notturno,voci che ridevano e altre che imprecavano,fauci che divoravano quintali di sbrisolona con il ghigno dello spregio dipinto sul viso e nessuno,nessuno che si è soffermato un attimo a pensare a quali potevano essere i sentimenti di un non più giovane termosifone emiliano.
Ma non porto rancore a nessuno...in fondo quanto può valere per un essere umano la vita di un termosifone?Forse la vita del termosifone di casa propria può avere un senso ,ma quella del termosifone di un ostello disperso nella brughiera emiliana non interessa a nessuno....So che il mio sacrificio è comunque valso a qualcosa.La mia rovina sarà la gioia di nuove generazioni di termosifoni,perchè è sul mio ricordo che la garrula Francesca sta tentando di fondare la C.A.L.D.A.I.A.(circolo amico là dove aumentano "I"abusi).
Ma tornando a quella notte,ricordo che l'unica cosa che il mio cuore ha sentito un attimo prima di smettere di battere è stato il sentimento di pietà nei confronti delle giovani fanciulle schiavizzate dai crudeli divoratori della sbrisolona e costrette a pulire il pavimento nonostante il freddo alle sei del mattino.E per il prode eroico Grumo in quanto si è arrotolato i pantaloni e afferrato un MochoVileda ha deciso di dare inizio all'era della par-condicio nelle pulizie notturne.E quanti di voi sanno che i Mochi ,oltre ad essere strumenti di pulizie notturne sono anche delle polpette di pasta di riso cotte alla griglia,tipico piatto giapponese?
E sempre tornando a quella notte,l'ultima cosa che le mie povere orecchie hanno sentito prima di cadere nel limbo del silenzio cosmico sono state urla di minorenne ...e lanci di oggetti con la piena volontà di provocare dolore al prossimo e grida e risa soffocate nei cuscini e scommesse su quanto Marok avrebbe impiegato a raggiungere la stanza delle ragazze al grido di "MAROK,GUARDA ,DONNE NUDE!!!!!"(tempo impiegato,tre secondi e mezzo).Ho deciso di allontanarmi in silenzio tanto sapevo di lasciarli nelle sapienti mani di mio fratello,il Termosifone del piano di sopra...le urla di minorenne molestata hanno accompagnato il mio cammino...non avrei potuto comunque fare nulla e mi sono limitato,non potendo più adempiere al compito di scaldare i loro cuori a vegliare sui loro sogni,poi mi sono stancato e ho delegato la cosa alla dimensione fotografica di Grumo ,già appesa sulle giovani teste,minorenni e maggiorenni a guisa di stella cometa.

Il resto è storia,o come ho sentito dire da qualcuno...

...acqua passata!

Grazie per l'attenzione,grazie a Uollano per l'acqua passata e grazie alla qui presente Francesca per essersi prestata a scrivere queste povere deboli righe per mio conto.Se dovessi rinascere ,tenterò di avvalermi di almeno un pollice opponibile.

Il Termosifone.


postato da: motivi alle ore dicembre 02, 2005 12:25 | Permalink | commenti (7)
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