Missione Campione II
Sottotitolo:Odissea
(ovvero ,quando l'istinto ingiuria ,violenta ,tortura ed assassina il buon senso)
Una volta all'anno può capitare di compiere gli
anni.Può capitare in gennaio ,a volte in aprile.A qualcuno capita
addirittura in agosto.La minorenne Flò decise di farselo capitare
in dicembre.Fu così che nel corso di una lieta e consueta ciacola
(termine vernacolare che indica il più squallido pettegolezzo) ,con
andreina ,compagna di blog ,amore senza compromessi e notti insonni ,mi
ero soffermata a pensare a questa cosa.Caspita ,ci eravamo dette,non
capita tutti i giorni di essere ad un passo dalla maggiore
età ma di essere ancora minorenni.L'evento doveva essere festeggiato
con nani ,ballerine ,canti di strada ,feste e atti osceni in luoghi
pubblici in quanto Flò dall'alto della sua minore età non era ancora
perseguibile a norma di legge.Ma come fare per rendere indimenticabile
questo compleanno?Rapire Rocco Tanica per poi recapitarglielo a
casa non era proponibile ,avrebbe potuto denunciarci e in più
Andreina non dava segni di approvazione.Avremmo potuto ingaggiare il
mirifico complessino al gran completo per farle una sorpresa ,ma
valutate le finanze di entrambe ci eravamo rese conto che ci saremmo
potute tutt'al più permettere di pagarle il brulè dell'eventuale
concerto.Valutata la situazione quel pomeriggio ci siamo comunque
salutate con la promessa che avremmo passato la notte sveglie a
tentare di trovare una soluzione.Soluzione che nemmeno la più
contemplativa delle notti avrebbe portato.
Poi era arrivato il pomeriggio del 15.Il compleanno
di Flò era passato da ben due giorni e non eravamo riuscite ad onorare
la cosa in maniera degna ,finchè non ci venne in mente durante una
delle famose ciacole di cui sopra ,di aver letto che il mirifico
complessino avrebbe tenuto un concerto il giorno dopo in terra
marchigiana ,concerto organizzato a scopo festa privata..."Ma si!",disse
il druido Marok ,il quale più di tutti aveva risentito emotivamente di
quel compleanno;vedere l'unico ancora minorenne tra i tuoi tre
motivi avviarsi verso la frontiera della maggiore età è un qualcosa che
ti segna dentro,"Cacchio vi frega? noi anni fa a Campione siamo entrati facendo schifo ,voi che siete fighe entrate facendo pena" Caspita
Dottore ,gli dissi ,ma è un'idea favolosa ,portiamo la minorenne ad
Ancona e tentiamo di infiltrarci al concerto facendo pietà alla
security o agli Elii stessi!Vieni con noi?"No."
Piccolo giro di telefonate ,piccolo giro sul sito di
trenitalia ,piccola telefonata alla minorenne Florencia che accolse la
cosa con rinnovato ardore e decidemmo di trovarci il giorno dopo alla
stazione di Ancona nel pomeriggio ,giusto in tempo per arrivare al
soundcheck ,di cui chiaramente non conoscevamo l'orario e farci
cacciare prima di tutto da lì.Appena arrivate ci rendemmo conto che la
facoltosissima discoteca Odissea era "locata" fuori dalla città e che
l'idea di andarci a piedi era quantomeno impensabile.Ma non c'avrebbe
fermato nulla ,anche se il nome del locale avrebbe dovuto far suonare
un campanello d'allarme e farci capire che puoi anche tentare di
superare le colonne d'Ercole ,ma poi devi tener conto delle
conseguenze.Riuscivamo comunque in tre a tenere in piedi un livello di
eccitazione medio ,nè troppa nè troppo poca anche se il pensiero che
una volta arrivate lì avrebbero potuto cacciarci in malo modo non ci
sfiorava nemmeno l'anticamera del cervello.Un'ora per trovare un
autobus ,un'ora per decidere quale tra i tre edifici di fronte a noi
era l'Odissea e cinque minuti per realizzare il fatto che ,sempre di
fronte a noi ,si presentava il deserto.Non un'anima ,non un Furgò dello
stand ,non un Elio all'orizzonte che potesse illuminare quel pomeriggio
che da rosa si avviava ad assumere lentamente le tonalità del rosa
antico fino ad arrivare al beige per poi sfociare impietosamente nel
marrone.
Ma noi continuavamo a farci forti del fatto che se a
Campione Marok ,il favone e altri due erano entrati benchè facessero
schifo ,anche noi avevamo una possbilità e l'avremmo sfruttata.Quindi
decisi che ,contro ogni mia abitudine ,sarebbe stato necessario forzare
un tantino gli eventi per far si che si ripetessero.Bisogna sapere che
ogni neofava vive il sito di Marok un pò come una bibbia ,una corte dei
miracoli in cui tutto è già successo e per cui tutto può succedere e io
da brava neofava mi ero studiata quel sito da cima a fondo ancor prima
di conoscerne il genitore e mi ero soffermata più volte in quel
fantastico racconto "Missione campione"che era
diventato un pò un brandello di pietra filosofale che mi avrebbe
portato a trasformare tutto ciò che avevo in mano in Elio purissimo.E
una volta lì ,perdute in quel parcheggio vuoto di qualunque forma
umana apparte noi ,ormai vicine all'ibernazione perchè diciassette anni
fa la piccola Flò decise di venire alla luce in dicembre ,decisi che se
gli eventi non si riconfermavano sarei stata io ,seguendo punto per
punto la leggenda a farli accadere.Fu così che mi misi a cercare in
mezzo al parcheggio la macchina di Rocco.La mia idea era quella di
appoggiarmici per vedere Rocco stesso affacciarsi ad una finestra
(anche se era una discoteca e finestre non ne aveva) e vedere poi
apparire il chitarrista Cesareo che con aria imabarazzata ci avrebbe
detto "Veramente ,ragazze ,questa sarebbe una festa privata" per poi
giocarci la carta della pietà e muoverlo a compassione.
Non avevo la benchè minima idea di quale potesse
essere la macchina di Rocco tra le quattrocento macchine ferme nel
parcheggio.Ma gli eventi decisero di aiutarci.Ce ne stavamo ferme
davanti ad una delle entrate secondarie del locale quando ad un certo
punto il chitarrista Cesareo decise di apparire davanti a noi
"Vedi,dissi con fare convinto ad Andreina ,talvolta gli eventi si
verificano,ora vedrai che gli faremo pena e ci farà entrare" .Il
chitarrista ci guardò ,scosse la testa sorridendo immerso in un
sentimento che oscillava tra la pietà e la tenerezza e le parole
uscirono leggittime "ma perchè siete anche qui?"Facile
,è il compleanno di Flò e abbiamo eroicamente deciso di sacrificarci ed
accompagnarla per farle un degno regalo.Dato che è notoriamente uomo
magnanimo e di nobile cuore decise che la risposta gli bastava "Ok ragazze ,ormai vi siete fatte il viaggio e vi faccio mettere sulla lista ,ma al soundcheck non so se potete entrare"La
parola soundcheck sfiorò le nostre orecchie giungendo da un altro mondo
,ormai il concerto ,anche quel concerto ,sarebbe stato nostro ,un'altra
gloriosa tappa da aggiungere all'elenco ,per quanto Andreina ed io
eravamo lì esclusivamente per fare un favore alla minorenne Flò.Erano
le sette e mezzo di sera ,avevamo due ore da passare lì ,ma non ce ne
saremmo neanche accorte.
Una volta dentro ,fregandocene del fatto che eravamo lì come volgari infiltrate ci accaparrammo subito tre posti in prima fila.
"Noi facciamo aria...."disse
con voce suadente il proprietario dell'azienda produttrice di
cappe "Elica" parlando al microfono ;capimmo subito che il vero
eroe della serata era lui ,il nostro sacrificio e il concerto del
mirifico complessino passavano subito in secondo piano stracciati e
lasciati a terra da quell'uomo portentoso.Rimanemmo ad ascoltarlo mute
fino a quando non annunciò una premiazione per i suoi
impiegati.Quando venne premiato Marco Fava si risvegliò nell'animo il
motivo per cui eravamo lì e cominciammo ad applaudire urlando e
inneggiando all'amico Marco guadagnandoci subito sguardi di
disprezzo da parte del pubblico circostante ;persino le scarpe di
qualcuno ci guardarono con disprezzo ,ma l'orgoglio favico è orgoglio
favico.Per un attimo pensai che se da dietro il palco il Civas avesse
assistito alla scena si sarebbe subito autoinsultato e maledetto per
aver deciso di farci entrare ,ma vabbè ,ognuno deve essere
consapevole delle proprie scelte.Poi arrivò il mirifico
complessino.Bravi e belli come sempre aprirono la serata con
"Cassonetto"che si guadagnò qualche applauso tra il pubblico e un
crescendo invasato di urla da parte di noi tre.Mentre gli Elii
cantavano mi guardai intorno.Eravamo circondate da persone che
oscillavano tra momenti di sguardi vuoti ed assenti ad improvvisi
risvegli esistenziali.Nel complesso sembravano gradire l'esibizione ma
non si sbilanciarono mai troppo.Dovevamo fare un aulteriore sacrificio
ed esultare anche per loro.Nessun problema!Il concerto proseguì con
"John Holmes" seguita da "Il vitello dai piedi di balsa".Avete presente
la scena di Bambi quando all'inizio con l'arrivo della primavera la
foresta si risveglia dal letargo e gli uccellini cantano e Bambi
approfitta di quel momento per nascere?Ecco,Mangoni fu la Primavera.Con
lo sbocciare della primavera improvvisamente spuntò fuori "El pube".La
canzone seguente ,"Shaplman" portò con sè il grande
ritorno sulle scene del tastierista e cantante Rocco Tanica.Andreina e
Flò non si tennero.Il pubblico non riuscì a cogliere il motivo di tanto
entusiasmo.Forse lì dentro nessuno ,apparte noi aveva assistito per
tutta l'estate al trionfo sul palco del giovanissimo Luigi Calimero e
non capivano che vedere di nuovo Rocco Tanica alle tastiere era
comunque una grande emozione.Il concerto nel frattempo continuò con
"Fossi figo" dopodichè Elio trovò sul leggio un bigliettino lasciato lì
da Andreina per intercessione dell'ottimo mi suggeriscono fonico
Alessandro e lesse:"Riuscireste a fare gli auguri di compleanno a Florencia(che ha letto Florencia e non Florensia)?Grazie
,Andreina",urla femminili:"FLORENCIA!!""Ah,disse Elio,hai qualche
carica nella ditta Elica?"Si,disse Florencia."ah,disse Elio,allora
tanti auguri"Il concerto proseguì con"Discomusic" ,"La terra
dei cachi" ,"Servi della
gleba"(alèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè) e terminò
con "Supegiovane" durante la quale si ri-verificò il risveglio del
pubblico che toccò l'apice della gioia nel momento in cui Mangoni
saltò giù dal palco ,si fregò una sedia vuota tra quelle della prima
fila e avendola portata con lui cominciò a prenderla a bastonate col
microfono.Nel mio cuore ,in silenzio lo ringraziai.La mia stima nei
confronti di quell'uomo cresce giorno dopo giorno ,sempre di più.
A quel punto come vuole la tradizione il mirifico
complessino disse "grazie" ed uscì e noi continuammo ad esultare
,perchè sapevamo doversi compiere quel rito dal sapore antico che è il
bis.La gente non lo sapeva così si alzò in piedi ,ma forse il fatto di
averci sentito urlare per tutta la sera doveva aver dato loro qualche
sospetto.O eravamo tre persone malate in libera uscita ,ma non c'era
traccia di assistenti sociali ad accompagnarci ,o eravamo tre fan del
mirifico complessino ,quindi consapevoli del fatto che Elio sarebbe
nuovamente uscito per regalare al mondo altre quintalate di simpatia.E
così fu.La serata si chiuse con "Largo al factotum" e a quel punto fui
io a non tenermi.Avrei anche urlato volentieri "IvanPiombino" ad un
certo punto ma quella misera dose di buon senso che mi era rimasta me
lo impedì.
Una volta terminato il concerto elico resta da
compiere il rito del backstage elico.Così per intercessione di Foffo ci
facemmo indicare l'ingresso del retropalco e ci fiondammo lì sicure che
forse il gruppo ci avrebbe risparmiato quelle espressioni di disgusto
che continuavamo a temere dall'inizio della serata.Appena entrate
venimmo accolte con frasi tipo "Ancora!!" oppure "Non è possibile,anche
qui!" o anche "Volete qualcosa da bere?"inutile tentativo di tapparci
la bocca.Tuttavia agli Elii fece abbastanza piacere trovarci lì.Se non
altro avevamo dato loro la possibilità di essere interrotti da grida e
schiamazzi che senza di noi non avrebbero sentito.Dopo
svariate raccomandazioni di Rocco Tanica per non far bere Florencia in
quanto minorenne,si decise comunque di farle bagnare le labbra ,ma con
il gin tonic.Possiamo quindi dire che questa è stata l'iniziazione
della piccola Flò alla ormai vicinissima maggiore età.Iniziazione che
ha tra l'altro gradito molto.
Qui finisce la nostra Odissea.Avendo anche questa
volta varcato le colonne d'ercole posso dire che ne è valsa la pena
,come sempre del resto.Mi faccio portavoce delle mie due colleghe sia
per salutare il prode Stefano-san che era lì in maniera
legittima sia per inoltrare i dovuti ringraziamenti a
quell'uomo magnanimo che suona la chitarra nel mirifico complessino.
Grazie Civas,ma anche grazie Elii!!
Ci vediamo a capodanno,
Francesca.